015 - Le trincee di Verdun in Francia
La battaglia di Verdun fu l’unica grande offensiva tedesca avvenuta tra la prima battaglia della Marna del 1914 e l’ultima offensiva del generale Erich Ludendorff nella primavera del 1918. Fu una delle più violente e sanguinose battaglie di tutto il fronte occidentale della prima guerra mondiale; ebbe inizio il 21 febbraio 1916 e terminò il 19 dicembre dello stesso anno, vedendo contrapposti l’esercito tedesco, guidato dal capo di stato maggiore, generale Erich von Falkenhayn, e l’esercito francese, guidato dal comandante supremo Joseph Joffre sostituito al termine del 1916 con il generale Robert Georges Nivelle. Verdun costituì un punto di svolta cruciale della guerra in quanto segnò il momento in cui il peso principale delle operazioni nel fronte occidentale passò dalla Francia all’Impero britannico, fece svanire le ancora concrete possibilità della Germania di vincere la guerra e influenzò in parte l’entrata in guerra degli Stati Uniti d’America nel conflitto.
Questa spaventosa battaglia divenne una sacra leggenda nazionale in Francia, sinonimo di forza, eroismo e sofferenza, i cui effetti e ricordi perdurano ancora oggi; la battaglia coinvolse quasi i tre quarti delle armate francesi, e benché nella storia, e nella stessa prima guerra mondiale, ci siano state battaglie anche più cruente, Verdun detiene probabilmente il non invidiabile primato di campo di battaglia con la maggior densità di morti per metro quadro. Il fatto d’armi che più si avvicina a Verdun fu la battaglia di Stalingrado nella seconda guerra mondiale, spesso considerata una «Verdun russa», ma mentre a Stalingrado l’esercito tedesco tentò la conquista di una città strategicamente importante, a Verdun lo scopo dell’offensiva di Falkenhayn fu quello di “dissanguare goccia a goccia” l’esercito francese. Nei piani del capo di stato maggiore generale tedesco, l’importanza morale e propagandistica di un attacco a Verdun avrebbe fatto in modo che tutto lo sforzo francese si riversasse nella difesa di un caposaldo ritenuto di primaria importanza per la Francia. Lo scopo era quello di convogliare il maggior numero di truppe nemiche in un solo settore, per poi colpirle con la massima potenza possibile, mediante il violento impiego di artiglieria, in modo da infliggergli il maggior numero possibile di perdite.
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